Michele Dalla Palma    Photographer & Writer

 

“La fotocamera è un magazzino dove stivare idee, emozioni, istantanee già immaginate nei pensieri.”


In questo pensiero, costruito e chiarito in infiniti sguardi, è raccolta e descritta la mia passione per la fotografia. Intesa, sempre, come mezzo per catturare la realtà, mai per manipolarla.


Mai nulla accade per caso e fortuna. L'ho imparato dal nonno cacciatore quand'ero bambino. Devi conoscere l'essenza delle cose e praticare l'arte dell'attesa. Per prendere il cervo o il lupo devi imparare tutto del suo essere. Devi diventare come lui. Sapere come e dove vive, tempi e ritmi della sua vita, carattere, abitudini, emozioni, certezze e paure. Solo allora potrai sperare di sorprenderlo, nel punto esatto dov'è puntato il tuo mirino.

Ho imparato a usare così la macchina fotografica.

E detesto, profondamente, quei “colleghi” capaci di andare a sistemare un bambino mentre succhia il latte dalla madre, per renderlo “fotogenico”, o mettere in posa vecchie incapaci di comprendere l'intrusione violenta di uno straniero nella propria realtà, altri ancora usare la macchina fotografica come un mitragliatore che tanto, tra tante, “quella buona c'è”. Magari si, ma non apparterrà mai a chi l'ha rubata. Sono cresciuto misurando ogni scatto, fedele alla regola “ogni colpo un centro”. Aspettando e respirando lentamente, dopo aver trovato la postazione, per rallentare anche la realtà e attendere un protagonista dentro la scena costruita.

I colori sono la trama che unisce i pensieri, guardando il mondo. Ai colori ho dedicato questo viaggio negli occhi del mondo.


Sono i colori, a volte dominanti nell’immagine, altre volte isolati in un dettaglio, il filo conduttore di un viaggio per immagini nelle infinite anime e ambienti, naturali e culturali, del nostro pianeta. Paesi e tradizioni molto diverse tra loro si ritrovano in una comune matrice che stimola il bisogno e desiderio di “guardare”.

Il mio stile “congela” attimi di vita spontanei e naturali, dove nulla è concesso alla manipolazione o all’elaborazione fotografica, ma sottintende un paziente lavoro di conoscenza e avvicinamento, senza forzature o imposizioni, nei confronti di realtà quasi sempre molto lontane dalla nostra. Un diario di viaggio in grado di collegare tra loro, seguendo il filo conduttore dei “colori del mondo”, emozioni e suggestioni spesso appartenenti a culture ancestrali che oggi rischiano di scivolare, sempre più rapidamente, nell’oblio dell’omologazione.

OCCHI SUL MONDO

OCCHI SUL MONDO

BIANCO

GIALLO

ARANCIONE

ROSSO

AZZURRO

BLU

VERDE

MARRON

NERO

SFUMATURE

L’ALLESTIMENTO

Da 40 a 60 immagini di medio e grande formato (dimensioni da 50x70 a 100x200 centimetri) che necessitano di uno sviluppo da 70 a 100 metri lineari.

La speciale finitura satinata antiriflesso dei pannelli non necessita di illuminazioni particolari, rendendo semplice e veloce l’allestimento dell’esposizione.

I panelli, leggeri e trattati antigraffio, sono già dotati di supporto per l’aggancio al muro, anche tramite catenelle.

Il trasporto e montaggio dei pannelli è curato direttamente dall’autore.

Da quando mi hanno guardato per la prima volta, più di 25 anni fa, questi occhi accompagnano i miei pensieri. Vivi. Inquieti. Raccontano i misteri dell'anima. Accompagnano in una dimensione misteriosa chiunque si lasci sedurre da quello sguardo ipnotico.

OCCHI SUL MONDO è il mio ultimo lavoro espositivo itinerante, 60 immagini di grande formato che, dopo l’anteprima al Filmfestival Internazionale della Montagna, Avventura, Esplorazione “Città di Trento”, è già stato esposto a Genova, Courmayeur, Padova, Voghera, Chiavari, Treviso, Venezia, Pejo e Malè in Val di Sole, Milano...


parole & immagini di viaggi fuori e dentro dalla realtà

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